La Bridgestone ha presentato qualche settimana fa un prototipo di pneumatico che permetterebbe di dire addio alle forature, che costituiscono un pericolo non solo nel caso di di “esplosioni” del pneumatico ad alta velocità, ma anche nel caso di sgonfiamento graduale del pneumatico.
L’idea alla base è molto semplice: togliere l’aria, così che un eventuale foratura non abbia nessun effetto sulla stabilità della ruota – anzi, non essendovi aria l’invenzione non potrebbe nemmeno essere chiamata “pneumatico”. A consentire di raggiungere il risultato è il design della gomma, costituita da un serie di “raggi” opportunamente formati e sovrapposti, che vanno a sostituire le funzioni (in primo luogo quella ammortizzatrice) dell’aria.
Un altro vantaggio del non utilizzo dell’aria è che non è necessario controllare la pressione delle gomme, un’operazione importante per la sicurezza ma che in realtà pochi compiono con la dovuta regolarità. Inoltre, il che non guasta, sembra che per la produzione possano essere usate mescole di gomma riciclata, riducendo l’impatto ambientale rispetto ai pneumatici tradizionali.
La gomma “non pneumatica” è in una fase iniziale di sviluppo, ma i dirigenti della Bridgestone sono ottimisti e contano di riuscire a portare il prodotto sul mercato entro pochi anni.
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