domenica 26 febbraio 2012

Corea del Nord: parlare al cellulare può essere punito con la pena di morte.

Se qualcuno si aspettava che dopo la morte del “caro leader” Kim Jong-Il, per la Corea del Nord si aprisse la strada della libertà, si sbagliava di grosso. Per tutto il periodo di lutto, che durerà 100 giorni dalla morte del dittatore, il 17 dicembre scorso, è infatti stato rigorosamente vietato di utilizzare il cellulare.
Lo scopo del divieto sarebbe quello di limitare la circolazione di informazioni che potrebbero essere destabilizzanti per il regime, che si sente particolarmente a rischio dopo la morte del leader.
Il divieto è estremamente rigido, e l’utilizzo di un cellulare, specie in pubblico, è considerato un crimine di guerra, che può essere punito con i lavori forzati, o anche con la pena di morte.
Va detto comunque che sono ben pochi i cittadini nordcoreani che possiedono un cellulare: secondo alcune stime, si tratterebbe di meno del 5% della popolazione.


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